Password:BOIALORSO
Spettacolo di narrazione di e con Riccardo Benetti
Collaborazione drammaturgica di Francesco Niccolini
Consulenza musicale di Roberto Caruso
Spettacolo per pubblico adulto e scuole secondarie di I e II grado.
Durata: 60 minuti.
In collaborazione con il festival MONTAGNE RACCONTA (Tre Ville, TN)
Giovani coi telefonini, una vecchia osteria, contrabbandieri, Gianni Morandi, social networks, sagre e mazurche, un giovane capitano, ma soprattutto quattro anziani signori (non provate a chiamarli vecchi) attorno ad un tavolo, in un piccolo paese dove il tempo sembra essersi fermato da qualche decennio, come in mille altri paesi, al margine della società, sulla strada dell’abbandono.
Ma chi l’ha detto che a ottant’anni non si puoi più imparare, fare quello che piace, che non è più tempo di lottare?
"E allora mi hanno messo in casa il computer che mio nipote non usava più, perchè era vecchio… cinque anni, poaretto. Gli ho dato nome Giobatta, ogni tanto gli parlo, se si blocca gli do una carezza. All’inizio ti pare di essere un bambino, ma hai la testa di un vecchio: una causa persa…”.
“Boialorso" è la storia di Livio e dei suoi amici, tra solitudine e condivisione, rabbia e tenerezza, vecchie tradizioni e nuove tecnologie, nostalgia del passato e voglia di rinascere, di superare limiti, paure e pregiudizi e diventare, a loro modo, dei fuorilegge.
“…perchè, come diceva uno che non era un mona: "La libertà è partecipazione!" ”.
Spettacolo di narrazione di e con Riccardo Benetti
Collaborazione drammaturgica di Francesco Niccolini
Consulenza musicale di Roberto Caruso
Spettacolo per pubblico adulto e scuole secondarie di I e II grado.
Durata: 60 minuti.
In collaborazione con il festival MONTAGNE RACCONTA (Tre Ville, TN)
Giovani coi telefonini, una vecchia osteria, contrabbandieri, Gianni Morandi, social networks, sagre e mazurche, un giovane capitano, ma soprattutto quattro anziani signori (non provate a chiamarli vecchi) attorno ad un tavolo, in un piccolo paese dove il tempo sembra essersi fermato da qualche decennio, come in mille altri paesi, al margine della società, sulla strada dell’abbandono.
Ma chi l’ha detto che a ottant’anni non si puoi più imparare, fare quello che piace, che non è più tempo di lottare?
"E allora mi hanno messo in casa il computer che mio nipote non usava più, perchè era vecchio… cinque anni, poaretto. Gli ho dato nome Giobatta, ogni tanto gli parlo, se si blocca gli do una carezza. All’inizio ti pare di essere un bambino, ma hai la testa di un vecchio: una causa persa…”.
“Boialorso" è la storia di Livio e dei suoi amici, tra solitudine e condivisione, rabbia e tenerezza, vecchie tradizioni e nuove tecnologie, nostalgia del passato e voglia di rinascere, di superare limiti, paure e pregiudizi e diventare, a loro modo, dei fuorilegge.
“…perchè, come diceva uno che non era un mona: "La libertà è partecipazione!" ”.
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